
Magari, dopo intere giornate trascorse a costruire queste amenità, l’imprenditore brianzolo anni’90 se ne tornava a casa tutto felice a bordo della sua Croma a guardare il karaoke con un Fiorello in versione tarrone-con-la-coda. Ma questo ora poco importa. Già, poco importa perché ora vorrei essere altrove. Vorrei poltrire in una camera d’albergo. Ma non un albergo tipo Holiday Inn o simili rifugi borghesi. Un albergo bello rancido, di quelli con le lenzuola macchiate di giallo, che non sai bene che cos’è ma che lo immagini. Vorrei sdraiarmi sopra un divano lercio. Di fronte a me solo la tv con le vecchie puntate de “Il pranzo è servito” di Corrado, la cui sigla fischiettata è rimasta nella mente di tanti. Ogni tanto una capatina in bagno, a orinare piscio misto a Jack Daniel’s, fumando sigarette fatte a mano.Guardare fuori da una finestra e sentire la mancanza di un fratello gemello a cui dare la colpa di tutto. E pensare semplicemente che no, non è il giorno giusto.

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