Oggi un tizio alla radio diceva che in Italia è pieno di ragazzette, dicasi zoccolette, che per arrotondare postano on line video e foto dal contenuto molto spinto.
Sono belle, giovani, sode come costate di manzo, ma soprattutto sono pronte ad esibirsi senza inibizioni in cambio del vil danaro. Leggasi baldracche.
Pare che si guadagni molto bene con questo genere di attività. C’è chi ci si paga gli studi e chi invece lo fa così, per diletto, anziché andare a far la cameriera in trattoria, diciamo.
Cioè, sia chiaro. Io non voglio fare la morale. Che non mi basterebbe acquistare tutti i numeri arretrati delle agende di Suor Germana per espiare i miei peccati. Però, stracazzo, mi immagino tutte quelle foto hard che passano sui server di geometri 30enne terroni in cerca di facili perversioni.
Nella migliore delle ipotesi si tratterà di autoscatti in cameretta fra la collezione di gormiti del fratellino di 7 anni. O altrimenti di foto prese a caso, in casa, seminude, di gente che si vede proprio che si organizza set in dieci secondi e utilizza le stanze di casa di corsissima perchè tra venti minuti torna mamma dalla Coop.
L’Italia è il paese degli allarmismi ingiustificati, lo sappiamo. Ma se quanto detto alla radio fosse vero, allora dietro al grembiule della cassiera panzona del supermercato potrebbe in realtà celarsi un bagascione aggrappato alla sedia della cucina in tacco 12. O peggio una che si scatta foto alle 4 del pomeriggio mostrando le natiche sul letto dei genitori. Sullo sfondo ci saranno crocifissi, statuine della madonna, santini e oggettistica squallida varia recuperata in qualche autogrill chissà dove.
Insomma, dico io , questo a che conclusione mi porta? Sicuramente al fatto che il target del geometra 30enne terrone è attratto da aspiranti sguardine avide di denaro. Ma anche al fatto che, sempre stando a quanto dice la radio, una donna sì e due no si darebbero a pratiche di questo tipo. Quindi vuol dir che se tua moglie non è e passi non sia neanche tua mamma…. Allora tua zia 60 enne è una di quelle. Ma vafangul.
1 commento:
Grande, la storia ed il modo di raccontarla. Complimenti
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